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Oggi pomeriggio, 23 Gennaio 2016 (la data, sopratutto l’anno, sono importanti), praticamente nel momento in cui scrivo, si sta tenendo presso la sala Vergineo del Museo del Sannio l’interessante convegno organizzato dal “C.I.S.P.” – Centro Indagini e Studi (!) sul Paranormale dal titolo “STUDIO E RICERCA NEL CAMPO DELLO SPIRITISMO”, proprio così, tutto maiuscolo a testimonianza dell’importanza dell’evento.

Durante i lavori eminenti studiosi parleranno di spiritismo, di “Ghost Hunting” (la caccia ai fantasmi, una ricerca che sembra debba evolversi), di “Magnetismo” e divinazione al tempo delle streghe (qualcosa mi dice che per magnetismo intendano qualcosa di diverso da quello studiato a scuola). Per finire ci saranno ben due interventi che parlano di “psicologia”, in senso lato. E qui mi torna più chiaro il motivo per cui la mia prima professoressa di psicologia insistesse tanto sul metodo galileano e sulla differenza con le pseudoscience.

Sicuramente il convegno può essere interessante e non nego che la pagina Facebook del C.I.S.P. è per me fonte abbastanza frequente di svago nelle pause lavorative assieme a quella di Lercio.it e Feudalesimo e Libertà (FEL) e sicuramente è assolutamente giusto che anche eventi di questo tenore possano essere tenuti al grande pubblico.

Quello che trovo strano è che un’Ente, qual è la Provincia di Benevento, proprietario della prestigiosa struttura pubblica che ospita l’evento conceda il proprio patrocinio a manifestazioni di questo genere. Il Partrocinio, come recita il comma D dell’Articolo 6 del Regolamento del Museo del Sannio, oltre a dare un riconoscimento morale alla manifestazione (e già qui ci sarebbe da dire), permette di avere gratis l’uso della prestigiosa sala.

E qui torniamo all’inizio, è normale che nell’anno 2016 si spendano soldi pubblici per una manifestazione che è, come minimo, un evidente manifesto di oscurantismo e creduloneria?
A questo punto perché non patrocinare anche un convegno sull’oroscopo o sulla “Nuova Medicina Germanica” di Hamer che tante vittime ha fatto? Il valore scientifico è esattamente lo stesso.

L’articolo 4 dello Statuto della Provincia di Benevento recita: “La Provincia di Benevento cura gli interessi e promuove lo sviluppo ed il progresso civile, culturale, economico, sociale della comunità provinciale sannita”. Ecco, non credo che questi convegni siano esattamente sinonimo di progresso.

A questo punto perché tante associazioni come la LILiS dovrebbero affaticarsi ad organizzare gratuitamente ancora convegni, incontri divulgativi, workshop, lezioni gratuite per gli studenti, in nome di un progresso che viene poi calpestato da questo genere di manifestazioni?

Inutile dire che il convegno ha attirato la curiosità di osservatori anche fuori Città, ad esempio il CICAP – Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze sui social network ha chiesto lumi sui motivi dell’organizzazione dello strano evento all’incolpevole account del Museo del Sannio e crediamo che questo non sia esattamente un vanto per la nostra Comunità

Mi chiedo, inoltre, cosa c’entri l’AUSER, Associazione per l’invecchiamento attivo, con questo genere di eventi. Forse sarebbe il caso di uscire dallo stereotipo dell’anziano superstizioso e credulone e aiutare gli anziani a continuare ad essere parte attiva della società offrendo corsi gratuiti di alfabetizzazione informatica, così come fa ad esempio Informatici Senza Frontiere di cui è socio LILIS? Ma vorrei ricordare che l’Auser è assegnatario di una sede nel Palazzo del Volontariato della Provincia di Benevento e mi chiedo se sia un caso che molte riunioni del CISP si siano tenute in quella sede e che lo stesso CISP, come testimoniano precedenti sulla stampa locale, all’inizio vantava di avere sede nel medesimo stabile.

Un’ultima cosa sui manifesti. Lilis è assolutamente orgogliosa di rispettare sempre le regole pur con i propri pochissimi mezzi, cosa che non tutti fanno visto che basta una passeggiata per accorgersi dei numerosi volantini abusivi vandalicamente attaccati sulla facciata di palazzi di prestigio e quelli del CISP, noti in città anche per i grossolani errori grammaticali che contengono, come si può notare dalle foto allegate, sono spesso, se non sempre, presenti.

Chiudo augurandomi che le istituzioni siano più attente al mondo del volontariato e dell’associazionismo vagliando meglio gli scopi e i comportamenti di ognuno e non tenendo conto se tra le fila dei un’associazione militi o meno qualche politico più o meno famoso come nel caso del CISP.

Sicuro di piena buona fede da parte di tutti saluto.
Giancarlo De Gregorio
Presidente LILIS